
Traffico illecito di rifiuti tra Puglia, Campania e Calabria, 9 arresti e 34 indagati
Un traffico illecito di ingenti quantità di rifiuti industriali, provenienti dalla Puglia e Campania che venivano smaltiti illecitamente in terreni o capannoni abbandonati in Puglia, Calabria, Campania e Basilicata è stato scoperto dai carabinieri che hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip di Lecce nei confronti di nove persone. L`inchiesta è partita da indagini e pedinamenti seguiti a casi di abbandono di rifiuti. Le accuse sono di associazione a delinquere, attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, impedimento al controllo e gestione illecita di rifiuti. Le province interessate sono Bari, Taranto, Trani/Barletta, Brindisi, Caserta, Napoli, Avellino, Cosenza , Matera, Campobasso ,Viterbo e Potenza. Secondo l`accusa, l`organizzazione smaltiva rifiuti speciali industriali di origine campana che venivano trasportati e smaltiti abusivamente in terreni o capannoni abbandonati. Una vera e propria filiera del commercio illecito di rifiuti che si concludeva con lo smaltimento abusivo. A Villapiana(CS), Cassano allo Ionio (CS), Ferrandina (MT), Pulsano (TA)sono stati individuati i siti di abbandono. Altre 34 persone sono state denunciate e indagate. Coinvolte e sottoposte a sequestro anche società di trattamento/recupero rifiuti, capannoni industriali, terreni agricoli e 25 automezzi. E` stato sequestrato anche un milione di euro ritenuto il frutto dell`attività illecita. Le indagini hanno accertato che i rifiuti venivano corredati di falsa documentazione indicante siti di destinazione inesistenti. Il flusso era prevalentemente dalla Campania, principale area di provenienza dei rifiuti, verso la Puglia.
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