
I sindaci devono candidarsi al Consiglio regionale, il Pd tenta di cambiare la legge
”A dicembre abbiamo assistito ad un blitz. Qualcuno vuole limitare il diritto dei Sindaci di candidarsi al Consiglio regionale. Proveremo a sventare questo tentativo che riteniamo lesivo del diritto all`elettorato passivo sancito dalla Costituzione. Il Partito Democratico presenterà quindi una proposta per far tornare la legge come era prima, consentendo ai sindaci di candidarsi liberamente. Inoltre introdurremo la legge sulla doppia preferenza di genere. Qualcuno pensa che attraverso delle norme si possa evitare che vengano eletti i sindaci e le donne. La politica deve aprirsi al cambiamento”. Lo ha detto il segretario del Pd pugliese, Domenico De Santis, durante l`evento con Elly Schlein. “Le due norme – ha aggiunto – sono fondamentali per costruire una politica migliore consentendo alle elettrici ed elettori di sostenere i candidati più vicini al territorio e ai cittadini. Apriremo un confronto con tutte le forze politiche perché le regole vanno cambiate con un largo consenso”. “A Taranto e a Bari – ha rimarcato De Santis – abbiamo incontrato il mondo del Lavoro. A Taranto quei lavoratori che sisono visti cambiare contratti da un giorno all`altro perdendo diritti e salario. A Bari parliamo del salario minimo e della scellerata decisione del Governo di impugnare la legge pugliese” che introduceva “il salario minimo nei contratti direttamente gestiti dall`ente regionale e dalle sue controllate”. “Oggi nel nostro paese – ha concluso – anche se lavori non hai un reddito che consenta di vivere dignitosamente, in queste condizioni vivono oltre 4 milioni di italiani. E` inaccettabile e noi ci batteremo per far crescere i salari”.
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