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Anci Puglia scrive a Meloni, intervenire su legge regionale ‘anti-sindaci’

L’Anci Puglia continua a chiedere una modifica alla norma approvata dal Consiglio regionale pugliese, nella seduta del 18 dicembre scorso, che impone ai sindaci che vogliono candidarsi alle elezioni regionale di dimettersi sei mesi prima del voto. La presidente dell’Anci Puglia, Fiorenza Pascazio ha scritto una lettera alla premier Giorgia Meloni, al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Chiediamo alla presidenza del Consiglio dei Ministri di proporre ricorso – si legge nella lettera – in via diretta per la declaratoria dell’illegittimità costituzionale chiedendo anche la sospensione degli effetti della norma in questione”. “In particolare, il Viminale ha correttamente sottolineato le criticità dell’articolo 219, giudicandolo incompatibile – rilevano dall’Anci Puglia – con i principi e le disposizioni stabiliti dalla legge numero. 165/2014 e stigmatizzandone l’evidente ‘irragionevolezza’ “. Fin dal momento dell’approvazione dell’emendamento, Anci Puglia ha “sollevato preoccupazioni circa la legittimità della norma, ribadendo l’importanza di garantire il diritto dei sindaci di partecipare alle cariche elettive in modo equo e senza discriminazioni”. “Nonostante i ripetuti appelli e le richieste da parte di Anci Puglia per la revisione di tale norma, e nonostante il sostegno trasversale a tale istanza, il Consiglio regionale della Puglia – viene evidenziato – non ha ancora intrapreso alcuna azione correttiva”. “Riteniamo indispensabile un intervento tempestivo per risolvere le problematiche giuridiche e applicative derivanti dall’introduzione della norma regionale, a maggior ragione in considerazione – si legge nella lettera – dell’incognita sulla data delle elezioni regionali”. 

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